From print to song. Baldessari sings LeWitt

A cura di Paola Nicolin

Milano  Corso Italia 47

15 maggio — 10 luglio 2021

"Mi piacerebbe cantare per voi alcune delle frasi che Sol LeWitt ha scritto sull’arte concettuale. Mi sembra in questo modo di rendergli omaggio, poiché penso che queste frasi siano rimaste nascoste troppo a lungo tra le pagine dei cataloghi delle mostre e, forse, cantarle per voi potrebbe restituire a queste parole una platea più ampia. Seguirò il medesimo ordine e sistema numerico che lui stesso ha seguito. Cercherò di fare delle pause tra un’affermazione e l’altra per maggior chiarezza e forse, occasionalmente, dovrò cantare una frase più di una volta poiché potrei non ottenere il fraseggio corretto."

John Baldessari, Baldessari Sings LeWitt (estratto), 1972



Nel 1972, John Baldessari (1931-2020) realizza Baldessari Sings LeWitt, un videotape dove l’artista, seduto su una sedia con dei fogli di carta in mano, canta le trentacinque Sentences on Conceptual Art, manifesto dell’arte concettuale redatto da Sol LeWitt (1928–2007) nel 1968, al ritmo di canzoni popolari e sigle televisive. Baldessari libera le frasi dalla pagina scritta trasformandole in suono, preservandone il testo originale ma sfuocandolo attraverso un nuovo contesto inaspettato.

L’idea di questa mostra nasce dalla possibilità di ricordare il dialogo e lo scambio intercorsi tra i due artisti affiancando a questo video una selezione di opere che testimoniano diversi linguaggi espressivi, suggerendo come LeWitt e Baldessarri abbiano entrambi perseguito la necessità di arte come progetto attraverso le loro differenti seppur affini sensibilità.

Le strutture, gli scritti e i disegni di LeWitt costituiscono un bagaglio fondante per un’estetica e un’etica che da più di cinquant’anni ci spinge a riflettere sull’essenza dell’arte. Baldessari stesso, nello scrivere del video dedicato all’amico e collega, sintetizza quanto il lavoro fosse un esercizio di traduzione di un medium in un altro, “the transformation of material from one medium to another, from print to song”. L’artista così espande le componenti sensoriali della pagina scritta e trasforma le descrizioni teoriche di LeWitt cambiando lo stato del testo in musica. L’interazione tra testo e immagine o, come nel caso del video che dà il titolo alla mostra, tra musica e testo si associa all’interesse dell’uno d’inventare nuove possibilità narrative manipolando le immagini trovate, e alla ricerca dell’altro di una struttura concettuale che produce variazioni di segni. 

Il dialogo rivela come entrambi gli artisti abbiano contribuito a espandere la comprensione dell’arte concettuale oltre l'esclusiva lettura cerebrale dell’opera verso l'inclusione del senso del gioco, dell’assurdo, dell’ironico e, talvolta, dell’irriverente.

Immagini

Selezione opere

John Baldessari

Raised Eyebrows / Furrowed Foreheads: Arm (with Shadow), 2009

John Baldessari

Prima Facie (Second State): Kind, 2005

John Baldessari

Noses & Ears Etc.: The Gemini Series: Profile with Ear and Nose (Color), 2006

John Baldessari

I will not make any more boring art, 1971

John Baldessari

Yellow Slough with Blue Elephant, 1989

Sol LeWitt

Isometric figures, 1981

Sol LeWitt

Three-part drawing with two colors in each part, 1970

Sol LeWitt

Senza titolo, 1986

Sol LeWitt

Senza titolo, 1986

Tour 3d

Galleria Tommaso Calabro
Corso Italia 47
20122 Milano

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