inaugurazione
Venerdì, 14 maggio 2021
Ore 11:00 - 19:00
mostra
Dal 14 maggio 2021"Mi piacerebbe cantare per voi alcune delle frasi che Sol LeWitt ha scritto sull’arte concettuale.
Mi sembra in questo modo di rendergli omaggio, poiché penso che queste frasi siano rimaste nascoste troppo a lungo tra le pagine dei cataloghi delle mostre e, forse, cantarle per voi potrebbe restituire a queste parole una platea più ampia.
Seguirò il medesimo ordine e sistema numerico che lui stesso ha seguito.
Cercherò di fare delle pause tra un’affermazione e l’altra per maggior chiarezza e forse, occasionalmente, dovrò cantare una frase più di una volta poiché potrei non ottenere il fraseggio corretto".
— John Baldessari, Baldessari Sings LeWitt (estratto), 1972
Nel 1972, John Baldessari (1931–2020) realizza Baldessari Sings LeWitt, un videotape dove l’artista, seduto su una sedia con dei fogli di carta in mano, canta le trentacinque Sentences on Conceptual Art, manifesto dell’arte concettuale redatto da Sol LeWitt (1928–2007) nel 1968, al ritmo di canzoni popolari e sigle televisive. Baldessari libera le frasi dalla pagina scritta trasformandole in suono, preservandone il testo originale ma sfuocandolo attraverso un nuovo contesto inaspettato.
L’idea di questa mostra, a cura di Paola Nicolin, nasce dalla possibilità di ricordare il dialogo e lo scambio intercorsi tra i due artisti affiancando a questo video una selezione di opere in media diversi che suggeriscono come LeWitt e Baldessarri abbiano entrambi perseguito la necessità di arte come progetto attraverso le loro diverse seppur affini sensibilità.