Lucio Fontana è nato il 19 febbraio 1899 a Rosario de Santa Fé, in Argentina. Suo padre era italiano e sua madre argentina. Vive a Milano dal 1905 al 1922 e poi torna in Argentina, dove lavora come scultore nello studio del padre per diversi anni prima di aprirne uno proprio. Nel 1926 partecipa alla prima mostra di Nexus (costituito nel 1907), un gruppo di giovani artisti argentini a Rosario de Santa Fé. Tornato a Milano nel 1928, Fontana si iscrive all'Accademia di belle arti di Brera, che frequenta per due anni.
La Galleria del Milione di Milano organizza la prima mostra personale di Fontana nel 1930. Nel 1934 entra a far parte del gruppo di scultori astrattisti italiani associati alla galleria. Nel 1935 l'artista si reca a Parigi e si unisce al gruppo Abstraction-Création (Creazione dell'astrazione, 1931-36). Nello stesso anno sviluppa le sue capacità nella ceramica ad Albisola, e successivamente a Sèvres, vicino a Parigi. Nel 1939 si unisce al gruppo di artisti antifascisti milanesi Corrente (1938-43). In questo periodo intensifica anche la sua collaborazione con gli architetti, che durerà tutta la vita.
Nel 1940 Fontana si trasferisce a Buenos Aires. Con alcuni suoi studenti fonda nel 1946 l'Academia de Altamira, da cui nasce il "Manifesto blanco". Nel 1947 si trasferisce a Milano e, in collaborazione con un gruppo di scrittori e filosofi, firma il "Primo manifesto dello spazialismo". In seguito, riprende a lavorare con la ceramica ad Albisola per approfondire nuove idee che lo portarono alla produzione dei Concetti spaziali (1949-60).
Il 1949 segna una svolta nella carriera di Fontana: crea la sua prima serie di dipinti in cui buca la tela e il suo primo ambiente spaziale, una combinazione di sculture informi, quadri fluorescenti e luci nere da vedere in una stanza buia. Quest'ultimo lavoro lo porta presto a impiegare tubi al neon nella decorazione dei soffitti. All'inizio degli anni Cinquanta partecipa alle mostre dell'Informale italiano. In questo decennio esplora il lavoro con vari effetti, come il taglio e la perforazione, sia nella pittura che nella scultura. Nel 1961 l'artista visita New York in occasione di una sua mostra alla Martha Jackson Gallery.
Nell'ultimo anno della sua carriera, Fontana si interessò sempre più all'allestimento delle sue opere nelle numerose mostre che fece in tutto il mondo, nonché all'idea di purezza raggiunta nelle sue ultime tele bianche. Fontana muore il 7 settembre 1968 a Comabbio, in Italia.