Jean Tinguely

Friburgo, 1925 – Berna, 1991

Jean Tinguely è nato il 22 maggio 1925 a Friburgo, in Svizzera. Già alla fine degli anni Trenta ha iniziato a creare sculture sospese che utilizzavano motori per essere messe in movimento. In seguito, chiamò la sua forma di scultura meccanizzata "Méta-Malevich". Nel 1954, lo storico dell'arte Pontus Hultén coniò il termine "Méta-mécaniques" (dispositivi metameccanici) con cui queste opere sono oggi conosciute. Tinguely studia alla Allgemeine Gewerbeschule di Basilea sotto la guida di Julia Ris dal 1941 al 1945. Qui scopre l'opera dadaista di Kurt Schwitters, che avrà una grande influenza sulle sue opere. Dopo la Seconda guerra mondiale Tinguely attraversò una breve fase di pittura surrealista, ma alla fine abbandonò la pittura a favore della scultura.

L'interesse di Tinguely per il movimento autopropulsivo è centrale nella sua opera scultorea. Nel 1953, insieme a Daniel Spoerri, ballerino e artista rumeno, progettò un evento dal vivo chiamato Autothéâtre (teatro automatico), una performance che avrebbe utilizzato un set meccanico progettato da Tinguely per muovere forme e oggetti colorati su un palcoscenico senza interpreti umani. Alla fine degli anni Cinquanta ha creato una serie di macchine da disegno automatiche, le Meta-Matics, che utilizzano gesso o pennarelli per creare opere d'arte astratte attraverso un processo meccanizzato. Le sue costruzioni, che combinano la scultura spazzatura con la cinetica, sono spesso spiritose, umoristiche e ironiche, e devono molto all'eredità dadaista dell'anti-arte. Tinguely è stato anche un pioniere nel campo dell'arte che genera impegno sociale. Le sue sculture spesso si affidano allo spettatore che deve premere un pulsante, tirare una leva o in qualche modo farle muovere. Tinguely è stato anche uno degli artisti che hanno firmato il manifesto dei Nouveaux Réalistes (Nuovi Realisti, 1960-63) nell'ottobre 1960.

Nel 1971 Tinguely sposa l'artista Niki de Saint-Phalle, con la quale vive dal 1965. Negli anni Settanta aveva intrapreso una serie di progetti di fontane e i due collaborarono alla realizzazione della Fontana Stravinsky (La fontaine Stravinsky, 1983), situata all'esterno del Centre Georges Pompidou di Parigi e caratterizzata da 16 uccelli meccanici che spruzzano acqua. I movimenti simultanei e imprevedibili degli uccelli sono tipici dell'arte di Tinguely e rappresentano la sua convinzione di sovvertire lo scopo utilitaristico della macchina. L'opera forse più famosa, Omaggio a New York (1960), fu realizzata per il Museum of Modern Art di New York. La scultura era stata progettata per autodistruggersi di fronte a un pubblico di spettatori. Notoriamente portò a termine il suo compito solo in parte: le sue fiamme furono spente dai vigili del fuoco.

Tinguely morì il 30 agosto 1991 a Berna. Nel 1996 è stato inaugurato a Basilea il Museo Tinguely.

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Courtesy Adagp, Paris

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