Fausta Squatriti

Milano, 1941–2024

Fausta Squatriti (Milano, 1941-2024), artista, narratrice, poetessa, editore d’arte, al centro della scena artistica e intellettuale italiana e internazionale dai primissimi anni ’60 frequenta e lavora con alcuni grandi artisti e scrittori tra i quali ricordiamo: Lucio Fontana, Man Ray, Jean Tinguely, Niki de Saint Phalle, Jesús Rafael Soto, Cy Twombly, Salvatore Quasimodo, Arturo Schwarz.

La sua prima personale è del 1964 alla Galleria dell’Indiano, a cura di Gillo Dorfles, in cui espone il ciclo “Urformen”. Dal 1968, con i cicli “La Passeggiata di Buster Keaton” e le “Sculture Colorate” inizia la sua carriera internazionale, segnata da un grande successo sia espositivo che di mercato. Nel 1968 espone alla Galerie Pierre Lundhölm di Stoccolma, nel 1969 a New York alla Kozmopolitan Gallery di Barbara Koz, nel 1970 all’Estudio Actual di Caracas e alla Courtney Gallery di Houston, nel 1971 alla Mabat Gallery di Tel Aviv, nel 1972 alla Galerie Alexandre Iolas di Genéve e da Jack Mizrachi a Ciudad de México, nel 1975 da Arte Contatto di Caracas e al Museo de Arte Contemporanea Jesús Rafael Soto di Ciudad Bolivar e, nel 1976, da Studio La Città di Verona. Nel 1966 Fausta Squatriti crea il suo primo libro d’artista “Tatane” con testi inediti di Alfred Jarry, cui segue nel 1972 “Echiquier” realizzata a quattro mani con Man Ray. Molti sono i suoi libri d’artista in copia unica, tra i quali ricordiamo, del 2009, “Venezia Salva. Omaggio a Simone Weil” e il monumentale “In Memoria”, dedicato a documenti relativi alla persecuzione degli ebrei di Torino.

Nel corso degli anni ’70 e per tutti gli anni ’80, la ricerca artistica di Fausta Squatriti si fa più severa ed essenziale, volge la propria attenzione agli elementi primari e alla geometria dando vita a due importanti cicli “Sculture nere” e “Fisiologia del Quadrato” che espone per la prima volta nel 1978 alla Galleria La Polena di Genova e nel 1979 alla Galleria del Naviglio di Milano. Il successo espositivo di tali opere continua con la personale nel 1980 allo Studio Marconi e al Centro Iniziative Culturali Concordia 7 di Pordenone. Nel 1981 saranno esposte al Palazzo dei Diamanti di Ferrara e alla Galerie Denise René, Paris, in seguito, nel 1983, all’Istituto Italiano di Cultura di Zagreb, allo Studentski Kulturni Centar di Beograd, al Centar za Kulturu di Rijeka, al Mala Galerija di Ljubljana e al Likovnich Umjetnosti di Osijek, nel 1987 da Galerie Karin Fesel di Düsseldorf e nel 1988 al The Art Building Commons Gallery di Honolulu.

Con l’inizio degli anni ‘90 l’essenzialità geometrica dei due decenni precedenti inizia ad accompagnarsi con la cruda denuncio dei mali dell’umanità, e in particolare con quelli che derivano dalla società contemporanea. Nascono così cicli quali “Il Regno Animale”, “Il Regno vegetale”, “I ferri del mestiere”, “Ecce Homo”, “Beata solitudo, sola beatitudo”, fino all’attuale “ A cuore aperto”. Il percorso espositivo di Fausta Squatriti continua con le personali alla Galleria Bianca Pilat di Milano, ancora alla Galerie Karin Fesel di Dusseldorf, alla Fondazione Mudima di Milano, al Moscow Museum of Modern Art di Mosca.

A partire dalla grande retrospettiva milanese dedicata all’artista nel 2017, contemporaneamente alla Triennale di Milano e alle Gallerie d’Italia Museo d’arte di Intesa San Paolo inizia un percorso di rilettura storica del lavoro di Fausta Squatriti.

Opere di Fausta Squatriti sono conservate in numerose collezioni pubbliche, tra cui lo Stedelijk Museum di Amsterdam, il Centre George Pompidou di Paris, il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, il Museo de Arte Moderno Jesus Soto di Ciudad Bolivar, il Museo del Novecento di Milano, il MAMM - Moscow Museum of Modern Art di Moscow, il Moderna Museet di Stockholm, il Tel Aviv Museum of Art di Tel Aviv.

Parallelamente alla propria carriera di artista visiva Squatriti crea con Sergio Tosi, tra il 1964 e il 1974, la Sergio Tosi Editore, una delle prime realtà in Italia che realizzerà per artisti soprattutto internazionali, libri d’artista, manifesti e multipli, dopo lo scioglimento della Tosi Editore, Fausta Squatriti continuerà con passione a proprio nome dal 1980 al 1986.

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Courtesy Archivio Fausta Squatriti

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